Progetto Cheers: un nome ispirato al più internazionale dei brindisi per un’iniziativa decisamente all’avanguardia.
Avviato nel 2019, Cheers riutilizza gli scarti della produzione vitivinicola come componente per la costruzione di celle fotovoltaiche. E continua a crescere, dimostrando che le innovazioni nascono quando si mettono insieme visione, ricerca e collaborazioni d’eccellenza.
Cos’è il progetto Cheers
È stata l’Università veneziana di Cà Foscari a dar vita all’iniziativa, finanziata grazie alle risorse del Fondo Sociale Europeo. Obiettivo: esplorare una nuova frontiera nella produzione di energia pulita utilizzando prodotti di scarto delle lavorazioni vitivinicole per realizzare le celle di Gräetzel.
Si tratta di un particolare tipo di cella fotovoltaica a colorante organico: un’innovazione ispirata alla natura e, in particolare, al meccanismo della fotosintesi clorofilliana.
Stavolta, però, non è la clorofilla a catturare la luce del sole per trasformarla in energia: a fare da attivatore è un colorante estratto dalla feccia, un sottoprodotto della produzione del vino.
C’è anche Serena Wines 1881 ad affiancare l’ateneo veneto, insieme alle università di Udine e di Malaga. La nostra azienda, infatti, ha fornito la materia prima necessaria a produrre il colorante organico che alimenta le cellule fotovoltaiche.
Un’impegno di sostenibilità, ma anche una scelta che guarda al futuro. Il progetto Cheers, infatti, sta proseguendo, con l’obiettivo di valorizzare quanto fatto finora, e ampliare gli ambiti di applicazione della nuova tecnologia.
I risultati raggiunti
Parliamo di risultati, allora. Iniziando dalla ricerca. Nella prima fase del progetto, infatti, si è studiato come rigenerare i residui di produzione per realizzare il colorante che alimenta le celle fotovoltaiche. Gli scarti che si depositano nelle vasche di lavorazione, infatti, sono ricchi di pigmenti naturali, pronti per essere riutilizzati per la generazione di energia pulita.
Alla fase di ricerca è seguito il deposito di un prototipo, per tutelare i risultati raggiunti. Ad occuparsene, proprio la nostra azienda: un’azione fondamentale per la successiva valorizzazione di quanto sviluppato nel corso del progetto.
A sottolinearne l’importanza è Luca Serena, direttore generale di Serena Wines 1881: “Per noi è importante promuovere un approccio al ciclo di produzione e gestione dei rifiuti organici nell’ottica della Green Economy.”
Il progetto Cheers è proseguito anche in pieno lockdown, arrivando alla costruzione di un prototipo vero e proprio: la prima versione delle nuove cellule fotovoltaiche.
E non finisce qui: al momento i promotori dell’iniziativa stanno studiando come valorizzare e diffondere ulteriormente i risultati dell’iniziativa, con nuovi ambiziosi obiettivi.
Innovazione verso il futuro
I settori di applicazione della nuova tecnologia sono molti, dall’edilizia all’industria, fino al settore chimico. Ad esempio, le celle di Gräetzel prodotte nel corso del progetto sono state integrate in una struttura vetrata realizzata su misura, che potrà essere utilizzata nelle facciate degli edifici.
Proprio per questo, i promotori di Cheers stanno studiando la migliore strategia per lo sfruttamento industriale del brevetto, forti della prima esperienza pilota realizzata in collaborazione con la nostra impresa.
Per raggiungere un obiettivo del genere ci vuole visione, coraggio e impegno: e la capacità di scommettere sul futuro riuscendo ad immaginare quello che ancora non c’è. È questa la forza del progetto Cheers: che innova, attiva collaborazioni, mette in moto le energie e le risorse di un territorio. Guardando oltre, più in là: verso il domani.
Un risultato da celebrare: e cosa c’è di meglio di un brindisi per farlo come si deve? Magari con un Prosecco Treviso Doc Brut Nature, vivace e profumato: l’ideale per un aperitivo, ma anche per un incontro tra amici che lavorano insieme.
In alto i calici, dunque: cheers!
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