Il Prosecco viene esportato in tutto il mondo, ed è il secondo vino frizzante più famoso al mondo dopo lo champagne. La sua è una storia di successo legata a diversi fattori, scopriamo quali.
Il successo del Prosecco
Da diversi anni si registra un aumento nella domanda di vino bianco frizzante, anche grazie ad un incremento progressivo delle temperature e della durata della stagione calda. Tutta la ristorazione, anche quella di alto livello dove il prosecco è molto usato, è sempre più portata a proporre cocktail.
Guardando i dati si può notare come nel 2022 le vendite del DOC siano cresciute, superando le 638 milioni di bottiglie, e quelle del DOCG sono rimaste stabili a 104 milioni. Anche il valore medio delle bottiglie, da cui deriva il prezzo di vendita, è aumentato.
Inoltre, le previsioni dicono che la domanda continuerà a crescere: nel 2022 la produzione italiana di spumanti ha stabilito un nuovo record, con circa un miliardo di bottiglie prodotte, di cui il 70 per cento destinate all’export.
Prezzo e vantaggi per i ristoratori
Uno dei fattori che ha aiutato la popolarità del Prosecco è il prezzo, decisamente più basso rispetto allo champagne. Il prezzo medio del prosecco è di circa 4 euro al litro, contro i 25 dello champagne. Questo grazie ai tempi e costi di produzione notevolmente inferiori e per ragioni di marketing. Infatti i francesi cercano di mantenere alto il prezzo delle loro bollicine per collocarlo su una fascia alta e di maggior prestigio di mercato.
Questa differenza permette anche ai ristoratori e baristi di ottenere un buon ricarico sulle bottiglie. Normalmente le bottiglie di vino si ripagano al secondo bicchiere venduto e dal terzo si va in profitto, invece con il Prosecco questo succede già dal secondo bicchiere. Un vantaggio economico che lo ha reso sempre più presente nei locali.
Il tutto mantenendo una qualità spesso superiore alla concorrenza di altri bianchi frizzanti stranieri della stessa fascia ed un gusto “semplice”, mai troppo secco, mai con tendenze amare.
La moda dell’aperitivo
Grazie a una grande promozione pubblicitaria fatta da Campari, l’azienda multinazionale che possiede Aperol, nel 2022 le vendite di Aperol sono aumentate del 28% a livello globale e quasi del 50% nel mercato degli Stati Uniti.
Questo ha aiutato a consolidare il trend dell’aperitivo con qualche stuzzichino accompagnato da un cocktail giovane, dissetante e poco alcoolico. Il Prosecco è stato il co-protagonista perfetto, e si è ritagliato un nuovo spazio. Non è più solo un vino da accompagnare al pasto, ma è la base perfetta per gli aperitivi più celebri.
Target di riferimento
Il prosecco ha un target ampio: non si identifica in una categoria, ma sposa i gusti di un’utenza eterogenea e variegata, ciò nonostante ha conquistato in modo particolare il cuore di 2 tipi di utenti: i millenials e le donne:
- I millennials si sono innamorati del Prosecco, al punto da trainarne la crescita. Sono stati i primi, soprattutto all’estero, ad apprezzare la moda dell’aperitivo e dei cocktail andando a sostituirsi alla birra, poiché considerato più di tendenza.
- Anche il pubblico femminile sembra apprezzare molto il calice di bollicine e i cocktail a base di Prosecco grazie al gusto più delicato del vino.
Il territorio
Anche il territorio del Prosecco ha svolto un ruolo chiave nella sua diffusione. Oltre alle sue caratteristiche, che hanno favorito la produzione del vino e la sua qualità, la bellezza del paesaggio lo ha fatto diventare una meta amata dai VIP in cerca di esperienze autentiche e rilassanti, contribuendo alla crescita della sua notorietà.
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