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Per chi si impegna

Clima e viticoltura: come il vino si adatta al climate change

Nel vorticoso e mutevole mondo contemporaneo, l’argomento dei cambiamenti climatici si è imposto come uno dei main topic che occupa le prime pagine della maggior parte dei media globali. Non solo gli oceani e le foreste stanno subendo dei cambiamenti radicali e irreversibili, ma anche ambienti più vicini a noi e che hanno ripercussioni dirette su cosa portiamo a tavola, come la viticoltura. E mentre sorseggiamo un bicchiere di Serena 1881, potrebbe essere utile riflettere su come questo mondo stia cambiando sotto l’effetto dei cambiamenti climatici.

Il Prosecco e la sfida climatica

Il clima ha sempre avuto un ruolo cruciale nella viticoltura. Ogni varietà d’uva ha le sue particolari esigenze: alcune maturano al meglio con giornate soleggiate e notti fresche, altre invece necessitano di maggiore umidità o di specifiche escursioni termiche. Quando questi equilibri vengono alterati, l’intero ecosistema enologico è a rischio. Prendiamo come esempio il Prosecco, uno dei vini spumanti italiani più amati e apprezzati nel mondo. La zona di Conegliano-Valdobbiadene, cuore pulsante della produzione del Prosecco Superiore, vanta un territorio unico, caratterizzato da colline dolci e terreni fertili, ma come altri micro-ecosistemi,  anche questa regione non è immune alle sfide del cambiamento climatico. Stagioni sempre più calde possono anticipare la maturazione delle uve, alterando l’equilibrio tra zuccheri e acidità, fondamentale per un buon Prosecco. Allo stesso tempo, eventi estremi come grandinate o piogge torrenziali possono danneggiare i raccolti.

Di fronte a queste sfide i produttori di vino non stanno certo a guardare. In molte aree, tra cui nelle Colline del Prosecco, si sta studiando l’utilizzo di varietà d’uva alternative, più resistenti ai nuovi stress climatici senza alterare il prodotto finale. Si stanno implementando tecnologie innovative, sistemi di irrigazione avanzati per proteggere l’uva e garantire la qualità del vino.

Ricerca e Sviluppo

La risposta ai cambiamenti climatici non è solo reattiva, ma anche proattiva. Molte aziende vitivinicole e produttori di vino come Serena Wines 1881 stanno infatti adottando pratiche sostenibili, riducendo l’uso di pesticidi e implementando l’energia rinnovabile. In quest’ottica, il rispetto per la terra e per l’ambiente non è solo una necessità produttiva e di mercato, ma anche  e soprattutto un valore aggiunto per il consumatore consapevole.

Per Serena Wines, la sostenibilità non è solo una parola, ma un principio guida. Crediamo nella sinergia di sviluppo ambientale, economico e sociale.

Serena Wines 1881: Il nostro impegno sostenibile

Serena Wines 1881 è coinvolta in molteplici iniziative eco-compatibili:

  • Equalitas: un protocollo che le cantine possono volontariamente adottare per migliorare la sostenibilità. Serena Wines ha adottato gli standard Equalitas, ricevendo la certificazione per i suoi processi interni, dalla vinificazione alla commercializzazione.
  • Cheers2Life: in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia, Serena ha brevettato un progetto per creare celle fotovoltaiche usando gli scarti della vinificazione, trasformando la “feccia” in un colorante per pannelli solari, producendo così energia verde.
  • RafCycle®: un approccio innovativo al riciclaggio che rigenera gli scarti delle etichette del vino. I residui delle etichette vengono trasformati in nuove etichette eco-friendly.

In Serena Wines 1881 non solo produciamo vini di qualità, ma lo facciamo con un occhio di riguardo per l’ambiente e la comunità.

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