Prosecco e Spumante sono termini che il più delle volte vengono confusi o usati come sinonimi. Sebbene non siano totalmente diversi, ci sono delle differenze tra i due vini.
Le principali differenze tra il Prosecco e gli Spumanti sono 3:
- la zona di produzione,
- le uve utilizzate
- il metodo di fermentazione.
In particolare:
- Lo spumante, è il nome di una categoria di vino, e può essere quindi prodotto in qualunque zona, con qualunque vitigno ed utilizzando qualsiasi metodo di fermentazione.
- Il Prosecco invece è una particolare tipologia di vino che può essere prodotto solo in alcune zone del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, utilizzando solo alcune tipologie di uve e fatto fermentare con il metodo Charmat.
Anche i bicchieri utilizzati per servire il Prosecco e gli spumanti sono diversi. Lo spumante va servito nella classica flûte, dalla forma piuttosto allungata e sempre per 2/3 del bicchiere. Il Prosecco, invece, va servito e degustato in un bicchiere che è a metà tra la flûte e la coppa. Più largo di un flûte, ma più stretto di una coppa.
Vediamo queste differenze più nel dettaglio.
Differenze Prosecco e Spumante
Spumante
Gli spumanti sono una categoria di vini e producono più schiuma all’apertura della bottiglia, a causa della presenza di anidride carbonica prodotta naturalmente dal processo di fermentazione.
Prosecco
Il Prosecco è un vino prodotto da alcune uve selezionate (Glera, che è il vitigno principale e poi: Verdiso, Pinot bianco, Pinot grigio o Pinot nero), coltivate in un’area geografica delimitata fra Veneto e Friuli Venezia Giulia (le provinice di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine, Belluno, Padova, Treviso, Venezia e Vicenza) e fatto fermentare utilizzando il metodo Charmat.
Esistono diversi tipi a seconda della regione di provenienza del Prosecco, può essere DOC e DOCG. Inoltre, a seconda della dolcezza, il Prosecco può essere: brut nature, brut, dry, extra dry.
Anche in base all processo produttivo e della diversa pressione a cui è sottoposto si possono ottenere diverse tipologie: il Prosecco frizzante, caratterizzato da una minore produzione di spuma all’apertura della bottiglia, il Prosecco Spumante e Prosecco “tranquillo”, ovvero senza la presenza di bollicine. Quindi, non tutti i vini Prosecco sono Spumanti e non tutti gli Spumanti sono vini Prosecco.
Metodo Classico, Metodo Charmat e Metodo Ancestrale
Come abbiamo visto, la fermentazione del vino è un processo chiave nella produzione di vini spumanti, attraverso il quale gli zuccheri vengono convertiti in alcol e anidride carbonica da lieviti. La produzione del Prosecco avviene esclusivamente per Metodo Charmat, ma non è l’unico. Ci sono vari metodi di fermentazione, ognuno con le proprie caratteristiche e vantaggi:
- Metodo Classico (o Metodo Tradizionale) è utilizzato, ad esempio, per la produzione dello Champagne. In questo caso la seconda fermentazione avviene in bottiglia attraverso l’aggiunta di una miscela di zuccheri e lieviti. Questo metodo è rinomato per la sua capacità di produrre vini spumanti complessi e di lunga durata, con bollicine fini e persistenti.
- Metodo Charmat (o Metodo Martinotti) è utilizzato, ad esempio, per produrre il Prosecco. Dopo la fermentazione iniziale, il vino viene trasferito in un serbatoio chiuso dove viene aggiunta la miscela di zuccheri e lieviti per la seconda fermentazione. Questo permette una maggiore controllo sulla fermentazione e preserva gli aromi freschi e fruttati. È ideale per produrre vini spumanti giovani e freschi, con un’intensa espressione del frutto.
- Metodo Ancestrale: è uno dei metodi più antichi di produzione dello spumante, che prevede una singola fermentazione che viene interrotta prima del suo naturale completamento. Il vino inizia la sua fermentazione in serbatoi o botti aperte e, prima che questa si completi, viene imbottigliato per permettere che la fermentazione finisca in bottiglia, creando pressione naturale. Non viene aggiunto zucchero o lievito extra. Questo metodo produce vini spumanti naturalmente frizzanti, spesso leggermente torbidi a causa dei lieviti residui. I vini tendono ad avere un carattere rustico, con note di lievito più evidenti e un livello di dolcezza che può variare. È apprezzato per la sua autenticità e per il collegamento con le tecniche tradizionali di vinificazione.
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