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Per chi viaggia

Strada del Prosecco

La Strada del Prosecco, incastonata tra le colline di Conegliano e Valdobbiadene, rappresenta uno dei percorsi enoturistici più affascinanti d’Italia. 

Questo territorio, riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2019, è un mosaico di vigneti, borghi storici e panorami mozzafiato, che insieme formano il cuore pulsante della produzione del Prosecco Superiore DOCG.

Strada del Prosecco e Cammino delle Colline del Prosecco: quali sono le differenze?

La Strada del Prosecco e il Cammino delle Colline del Prosecco sono due percorsi distinti che attraversano la stessa area geografica e che offrono esperienze diverse.

Entrambi valorizzano il territorio, ma con modalità e scopi diversi, rendendo l’area accessibile a diversi tipi di visitatori.

Strada del Prosecco: è un itinerario enogastronomico che si snoda tra le colline di Conegliano e Valdobbiadene. È pensato per visitare cantine, degustare diversi tipi di Prosecco, e godere della cucina locale ed è orientato principalmente al turismo enologico.

Cammino delle Colline del Prosecco: è un percorso escursionistico che attraversa le stesse colline, ma è progettato specificamente per gli amanti del trekking. Si tratta di un percorso suddiviso in tappe giornaliere, con possibilità di alloggio in agriturismi o strutture locali. Oltre al piacere del trekking, c’è la possibilità di fare soste in cantine e degustare vini, ma il focus principale è il cammino stesso e la bellezza del paesaggio.

La Strada del Prosecco

La Strada del Prosecco si snoda per circa 90 chilometri, attraversando 15 comuni tra Conegliano e Valdobbiadene. Tra i punti di interesse più noti, spiccano le cantine storiche, molte delle quali sono aperte ai visitatori per degustazioni e visite guidate. 

Qui, gli appassionati possono scoprire i segreti della produzione del Prosecco, assaporando diverse tipologie, dal Brut al Dry, fino alle selezioni più particolari come il “Rive” e il Cartizze.

Il legame tra queste terre e la viticoltura ha radici profonde. Infatti, la tradizione vinicola del Prosecco si è sviluppata nel corso dei secoli, sostenuta dall’istituzione della prima Scuola Enologica d’Italia a Conegliano nel 1876. 

Oltre alle degustazioni in cantina, i visitatori possono godere di numerose attività: dalle passeggiate tra i vigneti alle escursioni in bicicletta, fino alla partecipazione a eventi enogastronomici che celebrano la cultura del vino. E per chi desidera prolungare la propria permanenza, la zona offre una vasta scelta di alloggi, dai B&B ai relais di charme, dove l’accoglienza è calda e autentica, proprio come il sorriso di chi queste terre le vive ogni giorno.

Prepararsi al Viaggio

La Strada del Prosecco può essere percorsa in diversi modi:

  • In auto, il percorso classico che collega Conegliano a Valdobbiadene è l’ideale. Questo itinerario di circa 90 chilometri consente di attraversare comodamente i principali borghi e di fermarsi presso le cantine e i punti panoramici più suggestivi. È possibile visitare luoghi più distanti e meno accessibili, come il Castello di Collalto e quello di San Salvatore, che offrono uno sguardo sulla storia medievale del territorio. 
  • In bicicletta, è possibile seguire il percorso segnalato della Strada del Prosecco. Tramite il noleggio di una e-bike è possibile visitare vigneti, boschi e borghi, con frequenti soste per degustazioni in cantina o per un picnic in mezzo alla natura. 

Luoghi da non perdere

La Strada del Prosecco offre una vasta gamma di attività pensate per soddisfare tutti i gusti, dagli amanti della natura ai cultori del vino: 

  • Conegliano, punto di partenza ideale per esplorare la zona, è nota per la sua Scuola Enologica, la prima d’Italia, e per il suo Castello che domina la città dall’alto, offrendo una vista panoramica sull’intera area. 
  • Valdobbiadene, è il cuore pulsante della produzione di Prosecco Superiore DOCG. Qui, una visita alla famosa chiesa di San Gregorio Magno e una passeggiata tra i vigneti di Cartizze sono un must per ogni visitatore. 
  • Rolle, un piccolo borgo incastonato tra le colline, qui si può ammirare un paesaggio che il poeta Andrea Zanzotto definì “una cartolina mandata dagli dei”, con le sue case in pietra circondate da vigneti a perdita d’occhio. Non lontano, il Molinetto della Croda, un antico mulino ad acqua incastonato nella roccia, rappresenta uno degli angoli più pittoreschi della zona, dove il tempo sembra essersi fermato.
  • Museo del Baco da Seta a Vittorio Veneto offre un’interessante testimonianza dell’importanza storica di questa zona nella produzione della seta. 
  • Collagù, un luogo panoramico che offre uno dei più bei punti di osservazione della regione.
  • Ville d’Arfanta, situata nella collina sopra Tarzo, è una storica tenuta della famiglia Serena, proprietaria da 5 generazioni dell’azienda vinicola Serena Wines 1881. In questa splendida villa in mezzo ai vigneti, è possibile fare attività di degustazioni guidate. Prenota ora la tua visita.

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