Le zone di produzione del Prosecco sono racchiuse in 9 province, 4 del Friuli Venezia Giulia: Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine; e 5 del Veneto: Belluno, Padova, Treviso, Venezia, Vicenza. Inoltre, il Decreto Ministeriale del 17 luglio 2009 ha suddiviso questa area in 3 zone:
- l’area di produzione del Prosecco DOC, che è la più vasta e comprende tutte le province prima nominate;
- l’area di produzione del Prosecco DOCG, che circoscrive il territorio dell’Alta Marca Trevigiana, compresa tra Conegliano e Valdobbiadene;
- infine l’area di produzione del Prosecco DOCG di Cartizze, che comprende pochissimi ettari molto pregiati.
Di seguito le principali differenze fra le diverse tipologie di Prosecco.
Zone del Prosecco:
Area di produzione del Prosecco DOC
Il Prosecco DOC è la tipologia più diffusa di questo particolare spumante. La lavorazione e la vendemmia sono svolte prevalentemente a macchina grazie alle ampie distese di filari in pianura che permettono agevolmente questo tipo di lavorazione. Questo favorisce la produzione e la resa che si aggira circa a 180 quintali per ettaro.
Questo terreno è contraddistinto da un clima temperato e dalle origini alluvionali, quindi è ricco di minerali e microelementi che danno al vino sfumature di gusto uniche.
Quando la raccolta delle uve, la vinificazione e l’imbottigliamento avvengono per intero nelle province di Treviso e Trieste, si possono usare le menzioni speciali Prosecco DOC Treviso e Prosecco DOC Trieste.
Prosecco DOCG o Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore:
Il Prosecco DOCG è coltivato e vinificato nell’area collinare che comprende le denominazioni Conegliano-Valdobbiadene e Asolo, un’area caratterizzata da dolci pendii, vecchie viti e un clima mite e temperato.
Qui la vite viene coltivata ad un’altitudine compresa tra i 50 e i 500 metri sul livello del mare, e solo nel versante dei colli più esposto al sole. Questo territorio è protetto dai venti freddi dalle Prealpi e riscontra numerose precipitazioni nel periodo estivo. La viticoltura è svolta quasi interamente a mano e la resa è di 135 quintali per ettaro, questa produzione ridotta favorisce la qualità del vino.
Una particolarità è la tipologia “Rive”, che prende il nome da un termine dialettale che indica i fianchi delle colline, viene prodotta nei versanti più ripidi e completamente a mano.
All’interno di questo territorio si distinguono le aree e le denominazioni Asolo Prosecco DOCG e l’area Conegliano Valdobbiadene.
Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore di Cartizze:
L’area di produzione del Cartizze, conosciuta come il “Pentagono d’Oro“, rappresenta la “Grand Cru” del Prosecco, ed è una zona di 108 ettari delimitata all’interno della denominazione Prosecco DOCG.
La ridotta estensione dei vigneti permette di garantire la massima qualità delle uve, ottenendo grappoli eccellenti con una maggiore concentrazione di zuccheri. La resa di 120 quintali per ettaro sottolinea l’attenzione dedicata alla produzione limitata e di alta qualità.
L’esposizione a sud della valle assicura un’illuminazione costante, garantendo una maturazione ottimale delle uve e conferendo un colore distintivo agli acini e al vino. Il terreno favorisce il drenaggio rapido delle piogge ed una riserva costante di acqua per le piante. Queste condizioni, unite a una ventilazione costante durante i mesi estivi e alle escursioni termiche tra il giorno e la notte, donano al vino una straordinaria concentrazione di profumi.
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